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Bari, Indiano ucciso a Ceglie: aperto il fascicolo e disposta l’autopsia

BARI – Omicidio volontario. È questa l’accusa nel fascicolo aperto dalla procura di Bari – al momento a carico di ignoti – dopo l’omicidio avvenuto a sangue freddo e a distanza ravvicinata venerdì sera, intorno alle 23, all’interno del complesso ospedaliero abbandonato di Ceglie del Campo, periferia est di Bari. Vittima, un cittadino indiano 38enne, probabilmente irregolare sul territorio italiano.

Il pm Matteo Soave ha disposto anche l’autopsia. L’incarico sarà conferito a inizio settimana al professore Davide Ferorelli dell’istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari.

Secondo quanto emerso finora dalle indagini della squadra mobile, la vittima si trovava nell’immobile abbandonato e fatiscente in cui era solito trascorrere la notte insieme ad altri cittadini stranieri, alcuni dei quali suoi connazionali, quando tre persone molto giovani avrebbero fatto irruzione. Una di loro impugnava un’arma da fuoco e premendo il grilletto ha centrato la vittima al petto senza dargli scampo.  Immediata la fuga. Sono stati i testimoni a chiamare i soccorsi ma per il 38enne non c’era più nulla da fare. Non si esclude possa essersi trattato di una spedizione punitiva. Dal racconto dei presenti non sono emersi particolari che possano far pensare a legami del 38enne con la criminalità locale e neppure a un regolamento di conti per affari illeciti. La spedizione punitiva, quindi, potrebbe riguardare qualche comportamento ritenuto uno sgarro dalla gang forse vicina ad ambienti malavitosi.

Della vittima si conosce poco: non è chiaro chi fosse né da quanto tempo fosse in Italia e a Bari. Gli investigatori, che stanno identificando chi abitualmente dorme nell’ex ospedale per poi ascoltarlo, stanno accertando la presenza di sistemi di videosorveglianza nella zona

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