“Bisogna fermare la mano di questi criminali. Bisogna trovare un modo per arginare questi episodi”. Così il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, sull’incendio che da martedì 25 luglio brucia numerosi ettari di macchia mediterranea nei presi della baia San Felice, in provincia di Foggia, provocando anche l’evacuazione di duemila turisti da tre strutture ricettive.
Il primo cittadino è certo che “dietro questi episodi ci sia la mano dei piromani, anche perché già all’alba di martedì 25 luglio un altro incendio ha interessato alcuni camping presenti sul lungomare Mattei, nel centro di Vieste, poi nel pomeriggio baia San Felice che una decina di giorni prima era stata interessata da un incendio”.
“Alle 7.45 di mercoledì 26 luglio – continua Nobiletti -, è giunto il canadair e ha iniziato i lanci di acqua su un fronte di fuoco ancora accesso nei pressi di un punto della baia impervio, difficile da raggiungere con i mezzi da terra. Non si può stare con una disponibilità ridotta di mezzi aerei. Se fosse intervenuto subito un canadair avremmo evitato di dover guardare il fuoco avanzare e distruggere parte di macchia mediterranea”.
Intanto, i turisti stanno facendo rientro nelle tre strutture ricettive evacuate. “Sono tutte agibili, non hanno subito conseguenze e gli ospiti possono tornare tranquillamente – continua il primo cittadino -. Voglio ringraziare tutti coloro che da ieri sono impegnati nel fermare le lingue di fuoco, nelle attività di bonifica, vigili del fuoco, forze dell’ordine, volontari della protezione civile, cittadini e personale delle strutture ricettive che hanno fornito assistenza e ricovero ai turisti”.
potrebbe interessarti anche
Napoli: investito da scooter, barese muore in ospedale
Brindisi, bagaglio sospetto in stazione: allarme rientrato
Fermato con 20 kg di fuochi d’artificio: barese denunciato a Napoli
Foggia, De Sabato critica la maggioranza e chiede ‘una politica vera’
Salento, incendio distrugge 9 auto: si indaga su natura dolosa
Foggia, consiglio comunale infuocato: tensioni, accuse e bagarre in aula