“Quello che è accaduto allo stadio Iacovone e alla squadra del Taranto Calcio per colpa dell’amministrazione Melucci è inaudito, nonché un gravissimo danno alla società calcistica e una mancanza totale di rispetto verso i tifosi. Amministrazione Melucci che ancora non è stata in grado di dirci chi ha consentito l’accatastamento sotto la curva ospiti del materiale infiammabile che ha fatto divampare l’incendio. Eppure, non si capisce a che titolo, se, come dicono, il materiale era nelle disponibilità della ditta appaltatrice, un assessore era andato fino ad Alba per farsi i selfie con la gomma, promettendo sarebbe stata installata già a Pasqua. Perché da aprile a settembre non è stato montato nel campo di atletica? Mentre un altro assessore dice oggi che i lavori dopo l’incendio non sarebbero mai potuti terminare in tempo, un suo collega di giunta due settimane fa prometteva ai tifosi che prima del 14 ottobre i lavori per lo stadio sarebbero terminati. Perché questo non è avvenuto? Perché hanno consegnato il termine lavori senza aver ottemperato le prescrizioni?” Così l’onorevole Giovanni Maiorano di Fratelli d’Italia componente della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati e membro della Commissione Parlamentare Antimafia.
“Le parole espresse – prosegue Maiorano – contro l’amministrazione del Comune di Taranto da mister Eziolino Capuano, un allenatore che ci invidiano tutte le squadre e che è seguito dai tifosi di tutti i campionati, stanno facendo il giro d’Italia, e di questo l’amministrazione Melucci dovrebbe vergognarsi. Il presidente Massimo Giove era riuscito a portare a Taranto un mister di tale fama, costruendo una squadra che a inizio campionato aveva fatto nutrire grandi speranze. E invece oggi si ritrova a subire gravi danni sportivi, economici, e di immagine, per colpa dell’amministrazione comunale. Ha ragione Massimo Giove nel dire che in tutto il resto d’Italia le amministrazioni sostengono le squadre della città, mentre a Taranto viene ostacolata, come ogni cosa che non risponde ai diktat del sindaco Melucci. Al presidente Massimo Giove va tutta la mia comprensione, e l’invito a ripensare la sua decisione. Non è lui a doversi dimettere, ma chi ha causato questo disastro. Gli stessi che volevano abbattere e rifare uno stadio nuovo entro il 2026, e che non sono riusciti a riconsegnare neppure una curva dopo averla trasformata in un deposito. Ai tifosi la mia solidarietà e l’invito a non mollare. Se oggi non possono entrare nello stadio, la responsabilità non è della squadra, ma dell’amministrazione comunale”.
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