Se non verranno presi provvedimenti, il costo dei danni causati al comparto della pesca dall’invasione del granchio blu, il “killer dei mari”, rischia di raddoppiare. Questo predatore sta devastando gli allevamenti di vongole e cozze, oltre a ostriche, telline, altri crostacei e pesci come sogliole e cefali.
Questo è il bilancio stilato da Coldiretti Impresa al Villaggio di Venezia, dove è stata allestita un’esposizione delle specie più a rischio. Per l’occasione, cuochi, pescatori e contadini di Campagna Amica hanno preparato ricette per valorizzare in cucina questo temibile predatore. La cattura per il consumo sembra essere oggi la soluzione più valida per affrontare il problema.
In Puglia, le coste dalla laguna di Lesina e Varano fino ai bacini retrodunali del Salento sono particolarmente a rischio. Coldiretti Puglia segnala gravi danni all’ecosistema e alla pesca della paranza, resa invendibile dagli attacchi del granchio alieno. Originario delle coste atlantiche dell’America, il granchio blu sta invadendo l’Adriatico, favorito dai cambiamenti climatici che rendono le acque più adatte alla sua proliferazione.
Una possibile soluzione è la pesca del granchio per il consumo, trasformando così un problema in un’opportunità. Coldiretti suggerisce l’inserimento del granchio blu nei menu a km zero, nelle attività di ittiturismo, pescaturismo e negli agriturismi sul litorale. Il granchio blu, ricco di vitamina B12, ha un sapore delicato e gustoso e viene venduto a circa dieci euro al chilo. Inoltre, dagli scarti del granchio si possono ricavare la chitina e il chitosano, utilizzati in campo biomedico e nutraceutico.
Questo comparto potrebbe acquisire sempre maggiore importanza, considerando che nel 2022 l’acquacoltura ha superato per la prima volta la pesca di cattura come principale settore di produzione di animali acquatici, secondo un rapporto della FAO.
Di fronte a quella che la scienza classifica tra le peggiori specie invasive del Mediterraneo, con un impatto devastante sugli ecosistemi lagunari, la soluzione proposta è promuovere il consumo di granchio blu, creando una filiera che coinvolga pesca, grande distribuzione, ristoranti e agriturismi.
Al Villaggio di Venezia, sono stati presentati piatti a base di granchio blu, frutto della creatività dei cuochi pescatori e contadini di Campagna Amica. Secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’, il 54% degli italiani è favorevole a questa soluzione: l’8% ha già assaggiato piatti a base di granchio blu, mentre il 46% sarebbe disposto a provarli.
L’obiettivo, conclude Coldiretti, è contenere la diffusione del granchio blu, che sta invadendo i nostri fondali, e creare nuove opportunità economiche per i territori colpiti.
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