Foto: Calcio Foggia 1920

Foggia, sfatare il tabù Latina per evitare scenari preoccupanti. Aria di contestazione

Dopo due sconfitte di fila in casa Foggia c’è poco da scherzare. La classifica non induce sensazioni positive, nonostante la bagarre retrocessione tenda a cristallizzarsi. Due k.o. sono bastati a cancellare l’effetto dei sette risultati utili consecutivi, il quindicesimo posto costringe i rossoneri a guardarsi alle spalle nonostante la momentanea illusione di poter nuovamente mettere nel mirino la zona playoff. Svanito l’effetto “tranquillità” dato dall’avvento di Zauri? Troppo presto per dirlo, ma non abbastanza per considerare la sfida di domenica prossima allo “Zaccheria” con il Latina uno scontro diretto, e anche particolarmente delicato. Laziali quattordicesimi, considerata la rimonta in atto della Juve Next Gen allenata dal tanto bistrattato Brambilla, protagonista di sette risultati utili di fila e a -1 proprio dal Foggia.
Una vittoria per uscire dall’oscuro tunnel da cui è partito il 2025, ma soprattutto per non sprofondare nella paura e nelle ansie. Latina che qualche ansia già la trasmette ad un Foggia negli ultimi anni sempre sconfitto dai pontini tra le proprie mura: i precedenti recenti in Capitana sorridono nettamente ai nerazzurri, vittoriosi nelle ultime tre sfide giocate allo “Zaccheria”, 1-3 a gennaio del 2022, idem alla prima giornata del successivo campionato ed 1-2 nel novembre del 2023. Chiamasi tabù, da sfatare in un momento difficile, in cui Zauri dovrà far fronte ad una rosa non al completo tra acciacchi, partenze e situazioni di mercato. In entrata soltanto indiscrezioni, il ds Luca Leone attende il momento giusto per affondare su colpi mirati, utili a ritarare l’obiettivo di un Foggia chiamato ancora a cambiare prospettiva, in negativo, rispetto agli auspici di inizio stagione. Una stagione a cui dare un senso agli occhi di una piazza stufa e arrabbiata, come si evince dagli striscioni di contestazione della tifoseria organizzata contro Canonico: “Stanchi di un presidente assente” si legge nel messaggio affisso dalla Curva Sud all’esterno dello “Zaccheria”. A contestare anche la Curva Nord, bersaglio non soltanto il numero uno rossonero ma anche il ds Leone.

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