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Fasano, il presidente Ghilardi sugli scontri: “Agire in fretta e con metodi forti”

Una giornata di sport rovinata dagli scontri. Questo il riassunto di quanto avvenuto ieri a Fasano durante e dopo il match tra i padroni di casa e il Brindisi. Episodi di violenza condannati così dal presidente del Fasano, Ivan Ghilardi, nel corso della trasmissione ‘LuNeDì Puglia’, in onda su Antenna Sud: “La giornata di ieri doveva rappresentare un evento di festa, un derby è sempre una partita importante. Non è questione di calcio o di ultras, sono episodi di criminalità che non devono esistere. Onraita è stato colpito al sopracciglio da un accendino. Abbiamo riportato tutti i danni subiti in un referto consegnato al direttore di gara, tra cui le bruciature del manto erboso. Bisogna risalire all’identità di questi criminali e rispondere con il pugno duro. Bisogna agire in fretta, allo stadio erano presenti tanti bambini. Con il presidente del Brindisi Roma ho avuto un lungo colloquio al termine della partita ed era mortificato. Anche la dirigenza brindisina era provata e questo non fa bene al calcio. Servono metodi forti, ho visto divieti per allerte meno elevate. Ci sarebbe dovuta essere un’attenzione maggiore per questa gara”.

Ghilardi ha poi illustrato il suo progetto: “In conferenza stampa ho chiesto tre anni di tempo per ricostruire un programma. Spesso nel calcio si parla di nomi e di giocatori ma il concetto deve essere collegato al tessuto imprenditoriale. Voglio creare un vero e proprio polo commerciale per portare brand importanti al ‘Vito Curlo’. Abbiamo messo a disposizione del Fasano cento imprese che lo sosterranno economicamente e creeranno una rete commerciale importante in tutta Italia e in Europa. Bisogna portare il Fasano a livello nazionale e non più regionale”.

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