“Ieri (sabato 22 luglio, ndr) ha preso fuoco un pullman che trasporta il personale all’interno dello stabilimento siderurgico di Taranto: questo ennesimo avvenimento è la chiara dimostrazione di come la fabbrica così non abbia nessuna prospettiva a causa di una gestione che ha deciso di non fare investimenti e programmazione sulla manutenzione”. Lo riferisce Francesco Brigati, segretario generale della Fiom Cgil Taranto.
”In questi giorni abbiamo denunciato allo Spesal che il numero di pullman necessari a garantire il trasporto interno per raggiungere il reparto o la portineria di appartenenza è troppo ridotto; i lavoratori sono costretti a raggiungere a piedi la propria destinazione con le temperature torride e dopo una giornata di lavoro. È una vergogna che il governo consenta questo tipo di gestione della fabbrica che non rispetta i lavoratori e mette seriamente a rischio la loro sicurezza e la salvaguardia degli impianti”, aggiunge Brigati.
“Ed è una vergogna che i commissari straordinari, proprietari a tutt’oggi dello stabilimento, così come previsto dal contratto di aggiudicazione del giugno 2017, non intervengano in merito allo stato di criticità in cui versano gli impianti – prosegue Brigati -. Fiom Cgil ha più volte denunciato questa grave situazione di criticità, ma a oggi, dopo l’avvenuta ispezione, il sindacato non ha avuto nessuna risposta dalla gestione commissariale, salvo l’assunzione in ADI di molti degli esperti che furono protagonisti di quella vicenda”.
“La situazione non è più sostenibile e noi continueremo a denunciare e a mobilitarci per difendere un futuro diverso da quello che viviamo oggi con la gestione di Arcelor Mittal. Il governo Meloni non si renda complice del piano Mittal e cambi nell’immediato la governance per garantire un futuro a migliaia di lavoratori e ad una produzione ritenuta strategica per il nostro Paese”, conclude Francesco Brigati.
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