Eccellenza, il Manduria recrimina: “Gara di Paternó condizionata dall’arbitro”

Il cammino in Coppa Italia Nazionale del Manduria si è interrotto ai quarti di finale. In Sicilia, la formazione di Alessandro Carrozza è uscita sconfitta dal match con il Paternò. Un 2-0 maturato tutto nel secondo tempo, che però ha fatto tanto discutere a causa di un paio di decisioni arbitrali dubbie. La contesa è stata infatti decisa da due calci di rigore se non altro generosi, il primo sopratutto.

Il Team Manager Antonio Mariggió si è espresso così a riguardo: “È stata una partita condizionata da due episodi più che discutibili. Il primo rigore ci ha spezzato le gambe. Il risultato finale è assolutamente bugiardo proprio per questo. Se l’arbitro non avesse inventato quel rigore forse a quest’ora staremmo parlando di altro. Ai nostri ragazzi comunque faccio i complimenti, così come li faccio al mister ed a tutto lo staff. Giocare ogni tre giorni non è semplice, il Paternò è sceso in campo sicuramente più riposato rispetto a noi. Mister Carrozza ha rivitalizzato questa squadra, sono convinto che fino alla fine riusciremo ad ottenere i risultati che ci siamo prefissati ad inizio campionato

Il sogno promozione dei messapici non finisce qui, ma dovrà passare dal campionato. La classifica vede ora il Manduria a -7 dall’Ugento capolista a tre giornate dalla fine: “La partita di domenica è difficile, ma alla nostra portata. I ragazzi lotteranno fino alla fine, come hanno sempre fatto fino ad ora. Ci sono ancora in palio nove punti e dobbiamo conquistarli, sperando contestualmente in un passo falso dell’Ugento. Vogliamo dare loro filo da torcere, per poi giocarci tutte le nostre carte ai playoff”.

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