Sconfitta pesante e indigesta per l’Otranto. La capolista Ugento passa al “Nachira” al termine di una partita su cui pesa in maniera evidente una insufficiente direzione arbitrale. È il direttore di gara, all’esordio assoluto in Eccellenza in un incontro fondamentale per le due compagini, a indirizzare il match con alcune decisioni incomprensibili, aiuti eccessivi dei quali l’undici allenato da Oliva, che pure a Otranto ha dimostrato di valere in pieno la posizione di classifica.
Privo del portiere titolare Andrea Caroppo, costretto a letto dall’influenza (esordio assoluto in Eccellenza per il classe 2006 Leonardo Merico) e dell’attaccante Trovè, fermato in settimana dal giudice sportivo, l’Otranto col giusto piglio al cospetto di Ivan Regner e compagni.
Primo squillo di tromba biancazzurro già al 4’. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la girata di Nicolazzo è respinta di nuca da un difensore, il pallone arriva poi sui piedi di Tourè che calcia a lato. Ancora Otranto: al 13’ punizione dal limite di Vigliotti che sbatte sulla barriera, Tourè si coordina e calcia verso la porta di Maggi ma non centra il bersaglio.
Le due squadre si affrontano a viso aperto, tante le giocate di qualità su entrambi i fronti anche se le conclusioni verso i due portieri latinano.
L’episodio che mette in discesa l’incontro per l’undici in trasferta arriva alla mezz’ora di gioco. L’arbitro punisce con la massima punizione l’Otranto per un presunto fallo di mano in mischia sugli sviluppi di un calcio d’angolo per i giallorossi. Dal dischetto Bernaola calcia potente e preciso, Merico intuisce ma non basta.
Passano quattro minuti e la frittata è completa. Su un’azione che nasce da un fallo di mano ugentino, il pallone arriva al limite dell’area otrantina: intervento di un difensore sanzionato con un fallo, lo stesso Bernaola trova il pertugio vincente su punizione. Due a zero per l’Ugento e primo tempo chiuso senza ulteriori scossoni.
Nella ripresa, nonostante lo spessore dell’avversario e il risultato in cassaforte per il team ionico, l’Otranto cerca di buttare il cuore oltre l’ostacolo e produce uno sforzo importante in avanti.
Diverse le manovre orchestrate in particolare sulla parte sinistra del terreno di gioco, ma davanti alla porta difesa da Maggi manca sempre la stoccata decisiva e in un paio di occasioni è attento l’estremo difensore ugentino a districarsi bene.
L’Ugento controlla i ritmi di gioco con una manovra ariosa e improntata sulla qualità dei singoli e del reparto mediano ma non crea molto in avanti. Tra una girandola di sostituzioni, il match corre verso i titoli di coda.
E nei minuti finali, la capolista allunga il vantaggio con le segnature dei neoentrati Irizo e Ancora e solca un divario che in campo non è stato così ampio. Domenica prossima trasferta per Francesco Mariano e compagni sul campo del Mesagne.
OTRANTO-UGENTO 0-4
RETI: 30’pt (r) e 34’Bernaola; 37’st Irizo, 40’Ancora.
OTRANTO: Merico, Plevi (88’ Angelini), Vigliotti, Valentini (41’ Murrone), Signore, Cisternino, Tourè, Mariano, Nicolazzo (81’ Liquori), Piccinno, Tondi (64’ Negro). Panchina: Ruggeri, Piccinni, Cariddi, Rocco, Giglio. All. Bray.
UGENTO: Maggi, Suppressa, Romano, Iborra (86’ Elia), Lezzi, Bernaola, Cazzato (81’ Irizo), Ruiz, Medina, Cortes (64’ Ancora), Regner. Panchina: Russo, Amico, De Nuzzo, Muci, Bisanti. All. Oliva.
ARBITRO: Francesco Camporeale di Molfetta. ASSISTENTI: Giuseppe Colapinto di Molfetta e Francesco Di Muzio di Foggia.
AMMONITI: Signore, Piccinno e Valentini (O); Lezzi e Cazzato (U).
NOTE: angoli 4-4. Recuperi 0/2’.
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