Il 21 settembre scorso, nella sede Agcom di Roma, è stato sottoscritto il codice di condotta per i call center, approvato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni il 26 luglio scorso. Tra le finalità rilevanti, garantire trasparenza ai clienti che sottoscrivono contratti telefonicamente e contrastare le pratiche illecite, oltre che aggressive, di telemarketing.
Il codice introduce novità a partire dal rafforzamento dell’obbligo di richiamabilità dei call center stessi, per distinguerli da chi usa in modo fraudolento numeri non contattabili per proporre offerte commerciali e definisce precise regole di ingaggio dei call center, affinché seguano requisiti di qualità e affidabilità. Vengono anche introdotti strumenti di verifica per la gestione dei contratti con i consumatori in capo agli Operatori. Il testo finale è nato da un’attività di confronto tra Operatori, Autorità, Associazioni di categoria.
«Ringraziamo il presidente Agcom, Giacomo Lasorella, e quanti hanno lavorato per questo che non è un risultato, ma un punto di partenza. Ora attendiamo anche il codice di condotta della privacy – spiega il biscegliese Leonardo Papagni, presidente Assocall-Confcommercio -. Il rispetto del codice redatto e condiviso diventa fondamentale per operare correttamente e nel rispetto del consumatore. Il settore deve mettere in atto quelle best practice per cui tanto ci si mobilita ed evitare che anche questa volta possa esserne un fallimento».
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