BRINDISI – Nel bagagliaio dell’auto, i finanzieri hanno trovato più di quindici chilogrammi di ricci di mare appena pescati. Tutti, infine, sequestrati e subito rigettati in mare, a contrasto della pesca di frodo e, pure, a favore della ripopolazione delle preziose colonie marine
È accaduto nei giorni scorsi, quando le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Brindisi, nell’ambito dei quotidiani servizi di controllo economico del territorio predisposti anche per il contrasto alla pesca di frodo e la commercializzazione di specie ittica vietata, hanno sequestrato amministrativamente circa 16 chilogrammi di ricci di mare della specie “Paracentrotus lividus”.
In particolare, i “baschi verdi” della Compagnia Pronto Impiego di Brindisi, in località Giancola, hanno effettuato un controllo nei confronti di un soggetto brindisino che deteneva, all’interno del portabagagli della propria autovettura, una vasca in plastica contenente i predetti ricci di mare appena pescati e attrezzatura utile alla pesca subacquea.
Ricci di mare sequestrati e rigettati in mare: Baschi verdi in azione
Secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti, si è proceduto al sequestro dei prodotti ittici e dell’attrezzatura utilizzata per la pesca ed alla conseguente segnalazione del soggetto alla competente Autorità Marittima.
I ricci sequestrati, ancora vivi, sono stati rigettati in mare con la collaborazione della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Brindisi al fine di consentire la ripopolazione delle preziose colonie marine.
L’attività si inserisce nell’ambito di un più ampio dispositivo volto a salvaguardare, tra gli altri, l’ambiente marino, contrastando la pesca di specie ittiche vietate ed al tempo stesso tutelare gli operatori del settore che esercitano, legittimamente e nel pieno rispetto della vigente normativa, la propria attività.
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