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Bari, il primo centro per le vittime di tratta in un bene confiscato

BARI – Un luogo di ascolto, aggregazione, formazione e inclusione lavorativa, proprio laddove fino al 2006 il clan Capriati faceva prostituire le sue donne. Nuova vita per la villa sul lungomare sud di Bari con l’apertura della prima drop house (ovvero centro di accoglienza diurno) destinata alle donne vittime di tratta. Si chiamerà ‘Amaranta’ la struttura, affacciata sul mare ed estesa su una superficie di circa 600 mq concessa dal Comune di Bari nel 2009 alla Cooperativa Sociale Caps, con l’impegno di riconvertirla a fini sociali. Ci sono voluti circa 15 anni ma alla fine il bene confiscato, con fondi per 500mila euro, è stato inaugurato con una delle prime uscite pubbliche del ministro degli Interni, Matteo Piantedosi.

 

 

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