Giuseppe Iachini, allenatore del Bari, commenta così la sconfitta rimediata dalla sua squadra al Druso contro il Sudtirol:
BENE LA FASE DIFENSIVA – “Abbiamo fatto una discreta gara in fase di non possesso, non abbiamo concesso nulla, il gol è arrivato su una situazione che si poteva leggere meglio. Non abbiamo fatto quello che ci siamo detti in fase di possesso, lì sapevamo di dover crescere, abbiamo sbagliato qualche passaggio e qualche movimento. Dobbiamo crescere nelle conoscenze, dobbiamo farlo velocemente perché non abbiamo tanto tempo. Serve essere ancora più incisivi quando andiamo a giocare con la palla. E’ innegabile che qualcosa in più me l’aspettavo, ma nel passaggio di lavoro cose come queste possono accadere. La fase difensiva inizia a stare alta come voglio, siamo corti e concediamo poco, insomma siamo sulla buona strada. Bisogna riconoscersi meglio nei movimenti offensivi”.
TIFOSI – “Mi dispiace per i tifosi arrivati fin qui, tutti ci aspettavamo di vedere qualcosa di meglio, ma, ripeto, fa parte del nostro percorso. Dobbiamo insistere e continuare con il lavoro crescendo nelle due fasi per creare le situazioni che costruiamo durante la settimana”.
CAMBI – “Ho pensato a inserire giocatori come Achik e Morachioli, ma non mi piace mandare in campo calciatori per fare i numeri. Adesso stiamo sviluppando un modulo di gioco, non posso andare dai miei giocatori e dir loro di fare altro, entrerebbero ancora più in confusione. Quando si cambia allenatore innanzitutto bisogna lavorare sulle certezze, prima acquisisci certezze e poi inseriamo qualche altra situazione tattica. Non posso preparare dieci moduli in dodici giorni”.
AGGRESSIONE ALTA – “Avevo chiesto di aggredire alto, non lo abbiamo fatto con frequenza e con i ritmi giusti, dovevamo essere più bravi nella pressione alta. In certi momenti non riuscivamo a scalare bene e arrivavamo in ritardo, anche su questo ci lavoreremo”.
IL GOL SUBITO – “La palla è rimbalzata in area, da come l’ho vista io era una lettura abbastanza semplice. Non so se Brenno l’aveva chiamata, non so se era convinto di prenderla lui. Peccato perché non era neanche un’occasione da gol e perché questa situazione ha abbassato l’ago della bilancia dalla loro parte, loro a quel punto hanno potuto abbassare ulteriormente la linea e gli spazi si sono ristretti ancora. Ci voleva superiorità numerica nell’uno contro uno e non a caso abbiamo inserito giocatori con una tecnica maggiore per provare a scardinare la difesa avversaria”.
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