BARI – Valerio Di Cesare, capitano del Bari, ha parlato nella settimana che porta all’ultimo appuntamento tra le mura amiche della regular season. Sabato al San Nicola arriva la Reggina: “Siamo pronti a tutto. Penso che abbiamo fatto una stagione incredibile. Siamo arrivati a un passo a giocarci la promozione diretta contro una corazzata. Prendiamo ciò che di buono abbiamo fatto e poi prepariamo al meglio i play-off, che sono un campionato a parte”
RECORD A BARI – “I record fanno piacere, ma la cosa più importante è quella che non dico. Per me sarebbe la chiusura più degna di un percorso. Sicuramente la vivo in maniera diversa rispetto agli altri. Ci penso ogni giorno, mi alzo ogni mattina pensando a quell’obiettivo”.
FUTURO – Io ad oggi non so quello che farò il prossimo anno. Sono talmente concentrato su quell’obiettivo che non ci sto pensando al futuro. Se dovessi scegliere di mettere, sono sicuro mi arriverà una botta incredibile. Sul tiro di Modena, mi dispiace non essere riuscita a chiuderla e l’ho messa centrale.
RAPPORTO CON LA PIAZZA – “Per i limiti dico che c’è troppa negatività quando non servirebbe, mi piacerebbe vedere tutti uniti. Sento dire che abbiamo pareggiato con Cittadella e Modena, ma la verità è che abbiamo fatto un percorso straordinario. Non dimentichiamoci che ci siamo giocati la Serie A con il Genoa che l’0ano scorso giocava con l’Inter, noi con la Vibonese. Piazza come poche in Serie A. I tifosi devono stare tranquilli, perché io non so cosa succederà se ce la faremo o no. Ma anche se non ce la faremo, la prioprietà Io ad oggi mi sento di dire che ho solo una certezza, questo gruppo di 28 ragazzi lotterà fino all’ultimo e darà tutto fino all’ultimo istante per il nostro sogno. Io non faccio proclami, io non sono uno che scrive o dice qualcosa ma sono i fatti che fanno la differenza e io ho provato a fare questo. Quando ho detto la mia, l’ho detta per il bene del Bari”.
MENTALITÀ – Non è tanto la mentalità, nei play-off conterà tutto. Conterà anche un po’ do fortuna, contano tanti fattori. Io spero che quella roba l’ì sia dalla nostra la parte. Se abbiamo fatto un campionato del genere, è perché abbiamo una mentalità già formata. Non dimentichiamoci. Intanto colgo l’occasione per fare i complimenti al Genoa perché vincere non è mai semplice.
FUTURO DA DIRETTORE – So che ho scelto una strada difficile, quella del direttore sportivo. Voglio imparare, voglio apprendere perché mi piace e che sento mio. Il direttore ha dimostrato il suo valore, il colpo Elia ne è la dimostrazione. È destinato
TERZO POSTO – Noi non facciamo calcoli, vogliamo vincere e blindare il terzo posto. È importante perché ti permette di fare quattro pareggi, ma non è fondamentale. Negli ultimi dieci anni ci è riuscito solo lo Spezia arrivando da terzo, un motivo vuol dire quindi.
Non penso assolutamente al ritiro, voglio arrivare al traguardo e poi pensarci. Sulla Reggina, è una squadra che nella prima parte ha fatto molto bene e poi ha avuto una seconda parte più difficile. Dobbiamo provare a vincere per chiudere al meglio”
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