Aggiornamento 21.40: I due edifici adiacenti alla palazzina crollata nel pomeriggio di oggi a Bari sono stati evacuati a scopo precauzionale anche perché un pezzo dell’edificio è rimasto ancorato alla palazzina limitrofa e si teme possa crollare a sua volta.
Non è ancora stato reso noto il numero di famiglie che hanno lasciato le proprie abitazioni e per le quali si sta cercando una sistemazione. Stando a quanto raccontato da alcuni testimoni, la palazzina si è sbriciolata su se stessa in pochi attimi. I dintorni e le auto parcheggiate sono stati ricoperti di polvere. La zona è stata interdetta.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha reso noto di avere dato “la piena disponibilità a mettere a disposizione uomini e mezzi della Protezione civile regionale per le operazioni di soccorso e per rendere meno disagevole la collocazione dei cittadini che hanno dovuto evacuare gli immobili vicini a quello crollato”. Sul posto ci sono anche le unità cinofile da ricerca in catastrofe e alcuni tecnici del Soccorso alpino e speleologico Puglia.
Aggiornamento 20.45 – I Vigili del Fuoco avrebbero sentito una donna gridare altro le macerie. Ambulanza pronta per i soccorsi.
Aggiornamento 20.15 – Al momento del crollo pare ci fossero due nuclei familiari all’interno dell’edificio. Le forze dell’ordine stanno cercando una donna dispersa.
Aggiornamento ore 20.05 – Le forze dell’ordine stanno cercando una persona, attualmente dispersa, che potrebbe essersi recata nei locali disabitati ma comunque non sgomberati del tutto per recuperare materiale edile o oggetti personali. Notizia in aggiornamento ++++
Bari, una palazzina già sgomberata mesi fa perché dichiarata pericolante è crollata nel quartiere Carrassi di Bari, tra via De Amicis e Corso Benedetto Croce. Sul posto Vigili del Fuoco e 118 per prestare soccorso ai feriti e scavare tra le macerie, dove potrebbe esserci qualche occupante “abusivo”. Il sindaco del capoluogo Vito Leccese, ai nostri microfoni ha dichiarato: “Dobbiamo capire se c’è qualcuno che trasgredendo l’ordinanza abbia continuato ad utilizzare gli appartamenti. Nell’ordinanza che è stata adottata il 24 febbraio 2024 erano indicati i pericoli ed erano stati indicati i proprietari a dotarsi di un progetto di consolidamento statico. Non so perché siano stati avviati i lavori una settimana fa e non si sia tenuto conto delle criticità che i tecnici comunali avevano indicato. Ora la priorità è capire se ci siano delle vittime, persone che malgrado il divieto di accesso frequentassero quegli appartamenti”.
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