“Torno a parlare della recente decisione del Consiglio regionale di aumentare lo stipendio dei consiglieri in carica di circa 2000 euro. Marcello Pittella, insieme agli altri esponenti dell’opposizione, si è astenuto al momento del voto. Tuttavia, questa scelta politica appare insufficiente e poco convincente. Sarebbe stato opportuno opporsi chiaramente al provvedimento, votando contro”. Lo dichiara in una nota Giovanni Angelino (Matera nel cuore).
“Adesso Pittella deve fare un serio mea culpa e rinunciare all’aumento, un gesto che dovrebbe essere seguito da tutti i consiglieri di opposizione. Presentare ora una proposta di legge per ridurre i costi della politica sembra una mossa tardiva, mentre i cittadini lucani, ben lontani dall’essere ingenui, si aspettano azioni concrete”, aggiunge Angelino.
“Mi auguro che Pittella, per primo, rinunci a questo consistente incremento dello stipendio mensile. Non è una questione sollevata solo dal gruppo “Matera nel cuore”, ma una necessità morale, considerata la situazione critica di molti lavoratori ex Rmi e Tis, privi di reddito e in attesa di soluzioni reali dalla Regione Basilicata”, sottolinea.
“Chi promette impegno per la comunità non può poi tradire la fiducia dei cittadini. È ora che Pittella faccia un passo indietro e dimostri con i fatti di voler davvero bene alla Basilicata. La politica non può limitarsi al compenso mensile: servono azioni concrete per rilanciare il territorio e contrastare lo spopolamento e l’esodo dei giovani verso il centro-nord. Pittella rinunci ai 2000 euro: solo così potrà riconquistare la credibilità perduta”, conclude Giovanni Angelino.
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