CASAMASSIMA- Mercoledì 12 ottobre i volontari dell’associazione Avis – Bari Comunale hanno organizzato una donazione di sangue in piazza Aldo Moro a Casamassima, in provincia di Bari.
Un’iniziativa che rientra nell’ambito della programmazione annuale dedicata alla sensibilizzazione dei cittadini alla donazione, subito dopo l’estate, periodo nel quale (come confermato dai dati anche quest’anno) le scorte negli ospedali tendono a scarseggiare. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’associazione “Sicuro e Felice”. I volontari saranno presenti con l’autoemoteca della Asl di Bari e il personale medico e infermieristico dell’ospedale Di Venere a partire dalle 8 fino a mezzogiorno. Ad aderire all’iniziativa anche il sindaco di Casamassima Giuseppe Nitti. “Donare il sangue – osserva il sindaco di Casamassima, Giuseppe Nitti – rappresenta un gesto semplice ma dall’altissimo valore morale e sociale. E un atto d’amore importante e significativo nei confronti del prossimo.
Come amministrazione comunale abbiamo subito accolto la proposta dell’Avis e dell’associazione Sicuro e Felice – organizzatori dell’iniziativa – concedendo il patrocinio a questa importante giornata dedicata alla donazione”. Per donare sono necessari pochi ma importanti requisiti: essere in buono stato di salute, avere un peso superiore ai 50 chili e avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni. Sarà presente alla donazione, il presidente dell’Avis Bari Comunale Nicola Iacobbe: “E’ doveroso il ringraziamento al sindaco di Casamassima, Giuseppe Nitti, che senza esitazione ha deciso di aderire al nostro invito sensibilizzando i cittadini alla donazione. Un gesto nobile che dimostra quanto sia importante diffondere la cultura del dono come atto di amore per la vita.
Nell’estate appena trascorsa abbiamo registrato una fortissima emergenza legata alla carenza di sangue. L’obiettivo di questa raccolta, dunque, potrà certamente dare una boccata d’ossigeno ai centri trasfusionali per evitare le carenze finora registrate. L’appello è rivolto a tutti ma in particolare ai giovani che rappresentano la nuova linfa del futuro: facciamo in modo che un piccolo gesto di solidarietà possa trasformarsi in un grande atto d’amore che può salvare la vita”.
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