“Ci accodiamo all’ennesimo allarme sui Giochi del Mediterraneo che questa volta arriva dai sindaci di Grottaglie, Massafra e San Giorgio. Non per strumentalizzazione politica, ma perché crediamo nel grande potenziale di questa manifestazione sportiva internazionale e nelle ricadute che può avere per Taranto e la Puglia”, scrivono in una nota congiunta Ubaldo Pagano e Mattia Giorno (ex consigliere comunale di Taranto) del PD.
“Lo diciamo da anni, così come per anni abbiamo lavorato per far sì che Taranto, i comuni della provincia e delle aree di Brindisi e Lecce fossero pronti per iniziare i cantieri e le attività organizzative dei Giochi. Ma i nostri appelli sono volutamente rimasti inascoltati”, aggiungono.
“A oggi però, con chiare responsabilità del Governo e del centrodestra, ancora non si vedono azioni concrete. Da circa 18 mesi, il Governo tiene politicamente in ostaggio Taranto e da poco meno di un anno, con la nomina di Ferrarese, assistiamo a ulteriori rallentamenti causati prima dall’assenza di personale tecnico e ora dal blocco delle risorse finanziarie, lasciando di fatto lo stesso Ferrarese in una posizione molto scomoda”, sottolineano Pagano e Giorno.
“Mancano i decreti attuativi per sbloccare le risorse utili a far partire le gare per i progetti esecutivi delle opere e i relativi cantieri nonostante per mesi abbiamo sentito la storiella dei progetti inesistenti, salvo poi essere sempre quelli la base di partenza per le infrastrutture sportive. Mancano anche i soldi per il funzionamento del neonato Comitato organizzatore, inutilmente costituito dopo un discutibile passo indietro sul precedente Comitato e che oltre a una discussione sul compenso del nuovo DG dei soldi non vede nemmeno l’ombra. E il passo indietro sulla compatibilità dei lavori dello stadio Iacovone (ancora senza soldi, si intende) con la possibilità di far giocare in contemporanea la squadra di calcio, creando confusione e sei rischi per la prossima stagione calcistica e mostrando tutta la poca serietà nella gestione del dossier”, spiegano i due esponenti del PD.
“Proprio lo stadio, che della querelle è stato il protagonista, la madre dei problemi, al punto da mandare i Giochi al commissariamento dopo un chiaro fallimento del percorso avviato da Melucci che sarebbe potuto comunque diventare realtà se solo il Sindaco avesse chiesto a Fitto di sbloccare subito i soldi per realizzare l’opera; così come la nostra ipotesi di spostare il campionato per due anni a Faggiano o Massafra correndo con i lavori per l’adeguamento dello stadio comunale che resta l’unica ipotesi ancora percorribile”, continuano.
“È triste, davvero triste dover ripetere ancora una volta che da mesi diciamo a Melucci e Fitto di fermarsi e non usare la politica per una vicenda così delicata. Taranto ha già subìto troppo e questo ennesimo schiaffo dal centro-destra di governo è un affronto davanti al quale non resteremo in silenzio”.
“Il Commissario Ferrarese è in carica da un anno e ha prodotto poco o nulla e non esiste nessun racconto che possa giustificare o scusare i ritardi accumulati dal 2022 ad oggi tra mancate firme, conferenze stampa e attacchi politici senza fondamento, dopo tutto il lavoro fatto e le attività burocratiche avviate a Roma con i precedenti Governi e la Regione Puglia, che ha dall’inizio lavorato per portare a casa i degni risultati di una manifestazione di questo genere. Il tempo rimasto è pochissimo, gli attori in campo raccolgano l’invito a collaborare della Regione per salvare il salvabile ed evitare a Taranto e l’Italia l’ennesima figuraccia targata Fitto/Meloni”, concludono Ubaldo Pagano e Mattia Giorno.
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