Tre cittadini svizzeri, due uomini e una donna della regione di Baden, sono stati multati di 1.000 franchi ciascuno per aver ordinato rilevatori di autovelox su Amazon. I dispositivi, intercettati e confiscati dalla dogana svizzera, sono stati successivamente distrutti. Nonostante abbiano dichiarato di non conoscere le leggi locali, la giustificazione non è stata accolta.
Anche un altro uomo, sorpreso al confine con un’applicazione autovelox attiva sul proprio smartphone, ha ricevuto una multa di 500 franchi. L’uso di tali dispositivi e app, se destinati a eludere i controlli stradali, è vietato in molti Paesi europei, compresa la Svizzera.
In Italia, la legge vieta produzione, commercializzazione e uso di dispositivi che segnalano la presenza degli autovelox. Tuttavia, esistono navigatori che, se usati come assistenti alla guida, possono segnalare la presenza di postazioni di controllo senza violare il codice stradale.
Ma attenzione: anche l’uso di app di navigazione che forniscono informazioni sul percorso e avvisi di autovelox e controlli stradali è sanzionabile, anche se non è il loro scopo principale. Tuttavia, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la Sezione VI della Corte di Cassazione Civile ha precisato con l’ordinanza n. 3853 del 2014 la regolarità dei navigatori con autovelox che svolgono la funzione di assistenti alla guida e possono segnalare le postazioni dell’autovelox senza però avere le capacità di rilevarli se effettivamente in funzione o d’interferire con il loro funzionamento.
In poche parole, se il rilevatore autovelox si limita ad avvertire il guidatore della loro presenza, allora può essere considerato uno strumento di segnalazione aggiuntiva rispetto ai normali segnali stradali che avvisano della presenza di eventuali controlli limitando la velocità sulle strade. In ogni caso, il modo migliore per non prendere multe, è osservare scrupolosamente il codice della strada!
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