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USIMAR chiede più controlli su inquinamento nel Porto di Taranto

L’USIMAR, il sindacato della Marina Militare, ha recentemente avanzato una richiesta all’ARPA Puglia, tramite l’avvocato Ferdinando Ocello, per sapere se, nel porto industriale di Taranto, dove operano e vivono numerosi militari della Guardia Costiera, siano presenti centraline per il monitoraggio costante della qualità dell’aria e deposimetri.

La preoccupazione nasce dal ripetersi di giornate di Wind Day, con venti provenienti da Nord-Ovest, e dal fatto che gli uffici, gli alloggi e la mensa dei militari siano situati in piena area SIN (Sito di Interesse Nazionale), zona fortemente inquinata.

Il sindacato, in linea con le preoccupazioni già espresse in passato dalle rappresentanze della Marina Militare, Guardia Costiera e Guardia di Finanza, auspica il trasferimento dei militari lontano dal porto industriale, almeno fino a quando non vi sarà la certezza scientifica che l’area sia completamente bonificata. L’USIMAR sottolinea come la presenza della Marina Militare a Taranto possa offrire l’opportunità di una riorganizzazione logistica, con soluzioni più distanti dalle fonti di inquinamento.

La tutela della salute del personale e delle loro famiglie è una priorità per l’USIMAR, non solo a Taranto ma in tutte le località dove i militari potrebbero essere esposti a rischi ambientali.

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