Turismo in Puglia: Taranto resta indietro nonostante la crescita

L’analisi dei dati sul turismo in Puglia nel 2024 impone una riflessione particolare sulla provincia di Taranto. Sebbene si registri un incremento degli arrivi (+12,7%) e delle presenze (+6,4%), i numeri assoluti evidenziano un divario preoccupante rispetto alle altre province.

Taranto conta 1.441.660 presenze, ben lontane dalle 6.968.706 di Lecce, le 4.595.511 di Bari e perfino le 2.672.298 della più piccola Brindisi. Mentre la crescita degli arrivi è in linea con la media regionale, l’aumento delle presenze rimane inferiore al trend pugliese (-3,3%).

Un altro fattore da considerare è che parte della crescita è dovuta alla regolarizzazione delle strutture extralberghiere, effetto delle nuove normative sui codici identificativi. Inoltre, in provincia di Taranto mancano località turistiche trainanti: Castellaneta è al 19° posto per presenze, Taranto al 20° e Martina Franca al 24°.

Le criticità maggiori emergono anche nella gestione strategica del settore. Molti comuni preferiscono eventi occasionali a piani di sviluppo strutturati, e le risorse della tassa di soggiorno spesso non vengono investite in iniziative turistiche efficaci.

Infine, la crescita del turismo internazionale (+22,6% di arrivi, +21,9% di presenze) sottolinea l’urgenza di migliorare i collegamenti aeroportuali. Senza un’infrastruttura adeguata, Taranto rischia di restare esclusa dal boom turistico che sta trasformando il resto della regione.

Per colmare il divario serve una strategia condivisa tra istituzioni, imprese e associazioni, come quella promossa dalla Regione Puglia con le nuove Destination Management Organization (DMO). Solo così il turismo ionico potrà contribuire pienamente allo sviluppo economico del territorio.

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