Mario Turco, senatore e vicepresidente M5S

Turco contro Meloni: “Su ex Ilva solo scaricabarile, Urso vero sabotatore”

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Il vicepresidente del M5S ha ribadito: “La nazionalizzazione resta l’unica strada percorribile per salvare il siderurgico e garantire lavoro e sicurezza”


Duro attacco di Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni in merito alle recenti dichiarazioni sull’ex Ilva durante l’assemblea di Confindustria.

Secondo Turco, le parole della premier, che ha definito il contesto industriale ereditato come “molto complesso”, sono da respingere al mittente. “I piagnistei da coccodrillo della presidente Meloni sull’ex Ilva sono irricevibili”, ha affermato accusando l’esecutivo in carica da oltre due anni di aver peggiorato la situazione invece di affrontarla con decisione.

Il senatore pentastellato ha elencato le responsabilità che, a suo dire, gravano sull’attuale governo: “In 27 mesi hanno scelto la via del commissariamento, cancellato 1,5 miliardi destinati anche alle bonifiche, mantenuto la produzione a carbone e avviato una trattativa incerta con Baku Steel, ormai ferma”.

Turco non ha risparmiato critiche neanche Adolfo Urso, ministro delle imprese e del Made in Italy, definendolo “il sabotatore dell’acciaieria di Taranto” e ricordando “l’altoforno inaugurato e poi esploso, mettendo a rischio la vita di centinaia di lavoratori”.

“A Confindustria – ha proseguito Turco –, Meloni ha solo accennato a presunte responsabilità della magistratura, senza offrire alcuna prospettiva concreta per il futuro dell’ex Ilva e dell’intero settore”.

Il vicepresidente del M5S ha ribadito infine la posizione del suo partito: “La nazionalizzazione resta per noi l’unica strada percorribile per salvare il polo siderurgico e garantire lavoro e sicurezza”.

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