Jannik Sinner conquista il suo secondo titolo del Grande Slam, vincendo gli US Open. Dopo il successo all’Australian Open a gennaio, il 23enne altoatesino, attuale numero uno del mondo, ha superato in finale l’americano Taylor Fritz, numero 12 del ranking ATP e idolo di casa.
Sul cemento di New York, Sinner ha dominato con il punteggio di 6-3, 6-4, 7-5, in un match durato 2 ore e 16 minuti. Al termine della partita, il tennista ha celebrato la vittoria con un bacio alla fidanzata Anna Kalinskaya.
Arrivato in una condizione fisica non ottimale (aveva saltato i Giochi Olimpici di Parigi) e con le polemiche legate al caso doping (da cui è stato scagionato), Sinner ha sconfitto in serie McDonald, Michelsen, O’Connell, Paul, Medvedev e per ultimo l’amico Jack Draper. Fritz, invece, ha eliminato Carabelli, Berrettini, Comesana, Ruud, Zverev e Tiafoe.
Sinner era già certo di rimanere n.1 del mondo a prescindere dall’esito degli Us Open. Con questo trionfo il suo vantaggio sul secondo classificato, Alexander Zverev, diventa di 4105. A partire da domani, si intende.
La dedica alla zia malata
«Inizio a raccontare di Taylor, che se continua così di queste partite ne farà tante. Oltre al campo c’è una vita, dedico questo titolo a mia zia che non sta benissimo e che è una persona importantissima della mia vita. Se c’è un augurio che posso fare a tutti è quello della salute, che è importantissima e che, purtroppo, è un augurio che non si può fare sempre — dice Sinner commuovendosi (anche in Australia aveva pensato prima alla famiglia, a mamma e papà) —. È un titolo che vale tantissimo in un periodo non facile. Ho capito in questi giorni quanto sia importante la parte mentale, in ogni sport, e voglio dividere questo titolo con la mia famiglia, anche chi è rimasto a casa, e ringrazio questo pubblico per essere stato così corretto. È stato un vero onore».
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