«Qualche giorno fa sono state consegnate, ai cittadini, le chiavi del Parco della Musica, uno spazio urbano riqualificato nel borgo umbertino. Assistere all’inaugurazione dell’evento ha portato gioia, ma al tempo stesso anche tanta amarezza, soprattutto nei cittadini delle periferie come Talsano, Lama, San Vito e San Donato che non si sentono ancora abbastanza tutelati dall’amministrazione comunale”. Queste le parole di Federica Simili, ex consigliera comunale, che nel 2017 è stata la donna più suffragata nella contrada di Talsano.
Oggi Simili si batte come libera cittadina per la tutela dei diritti della borgata. «Talsano, Lama, San Vito e soprattutto San Donato, frazione molto spesso dimenticata, sono una realtà molto importante, che vanta circa 55 mila abitanti. Zone che l’amministrazione comunale, invece, sembrerebbe tutelare poco. Le opere di urbanizzazione non sembrerebbero venir controllate, così come non sembrerebbe esserci un criterio nell’ordine dei lavori dei cantieri», prosegue.
Simili passa a rassegna i lavori svolti per conto di AQP: «Le strade, quelle già precedentemente asfaltate, sono poi state rotte nuovamente per ottemperare ai lavori di AQP. Infatti, i numerosi rattoppi effettuati dopo i lavori, non solo hanno causato danni ai mezzi dei cittadini ma con le prime piogge sono saltati. A tal proposito, sembrerebbe che quest’ultimi non sia stati fatti a regola d’arte di fatti la procedura di chiusura prevede inserimento di inerti come prima cosa fino ad arrivare all’inserimento del sabbione, solo in questo caso non sarebbe ceduto».
Simili poi sottolinea la condizione in cui versano le altre strade della borgata talsanese: «vie di collegamento come via Goldoni che, dal 2014, devono essere ancora asfaltate o ottenere servizi. A tal proposito, sabato scorso, Via Mare nonostante fosse stata appena “rattoppata” era pressoché impraticabile. Perché? Per un po’ di pioggia, si era completamente allagata. Tanto da richiedere l’intervento dei Vigili del fuoco per bloccarne il transito. Tutto questo è inconcepibile così come la mala riuscita dei lavori è sotto gli occhi di tutti».
L’ex consigliera comunale pone i riflettori sul degrado urbano: «Per strada vengono lasciati, per giorni e giorni, i sacchi “neri” della spazzatura. Capisco che, per legge, non possano essere più ritirati; tuttavia, l’amministrazione credo che possa prelevarli e contestualmente, multare i responsabili con l’ausilio della video sorveglianza».
Per Simili la responsabilità di queste incongruenze non ricade sul sindaco Rinaldo Melucci, piuttosto su chi dovrebbe vigilare durante i lavori di ripristino. Questa la richiesta: «Talsano non ha eletto nessun rappresentante nella massima assise, per cui è scoperta. Pertanto, chiedo al primo cittadino che i dirigenti, o chicchessia, vigilino nelle nostre borgate e nelle altre periferie come Paolo VI, Salinella, Tamburi e Taranto 2. Bisogna garantire dei sopralluoghi continui anche a turni e contestualmente si dovrebbero applicare delle multe a chi non garantisce il corretto svolgimento dei lavori sui cantieri».
«Mi auguro, poi, che un giorno non molto lontano, anche la nostra amata Talsano possa avere altrettanti parchi della Musica, più aree verdi e piste ciclabili. Noi, come tutti gli altri tarantini, paghiamo ingenti tasse al Comune. Denaro che, credo sia giunta l’ora venga speso degnamente anche per i cittadini delle borgate» conclude Simili.
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