La Coldiretti Basilicata lancia l’ennesimo grido d’allarme riguardo ad un tema fondamentale per l’agricoltura lucana e della vicina Puglia. La siccità prolungata sta mettendo in ginocchio tutte le aree della nostra regione, Lavello, Melfi (schema dell’Ofanto) in via prioritaria, il Metapontino, la val D’Agri a seguire.
Gli invasi potrebbero accumulare tanta risorsa idrica – evidenzia la Coldiretti di Basilicata – se solo fossero completati i lavori di ristrutturazione degli stessi programmati e finanziati da qualche tempo sia dal Governo nazionale che dalla Regione.
“Il formalismo e la deresponsabilizzazione degli enti preposti, ieri Eipli oggi Acqua del Sud Spa, e dell’Autorità di Bacino Distretto dell’Appennino Meridionale non sono più tollerabili – spiega il presidente dell’organizzazione agricola, Antonio Pessolani – al danno la beffa, se pur in periodo di siccità prolungata l’acqua che oggi staziona negli invasi, anche se poca (circa 300 milioni di metri cubi, gli invasi registrano 200 milioni di metri cubi in meno rispetto all’invasato del 2023), gestita velocemente consentirebbe la sopravvivenza di migliaia di aziende”.
Per Pessolani “purtroppo dobbiamo registrare che un ginepraio di enti e di burocrati non consentono al Consorzio di Bonifica di Basilicata, diligentemente rappresentato dal mondo agricolo, di trasferire in maniera puntuale e celere detta risorsa Idrica; emblematico è quanto accaduto sulla traversa di Trivigno. E’ il tempo di non trincerarsi dietro algoritmi matematici, che hanno alla base l’unica attenzione a cautelarsi oltremodo, diventando un alibi per non assumersi responsabilità”.
Dal presidente della Coldiretti lucana l’invito “all’Autorità di Bacino Distretto dell’Appennino Meridionale di raccordo con la neonata società Acque del Sud spa ad autorizzare nell’immediato le richieste che l’ufficio di Presidenza della Regione Basilicata ha inoltrato da tempo, dietro sollecitazione della nostra organizzazione e del Consorzio di Bonifica di Basilicata che sul tema è presente e responsabile.
Infatti tante sono le note che si susseguono che restano inevase. Acque del Sud Spa avrebbe cosi la possibilità di dimostrare nell’immediato sia la vicinanza alle istanze del territorio e sia la sua validità istituzionale. Dal canto suo, invece, l’Autorità di Bacino Distretto dell’Appennino Meridionale avrebbe la possibilità di recuperare il tempo perso scongiurando che il mondo agricolo si mobiliti al fine di ristabilire regole, ruoli e priorità.
La Coldiretti Basilicata – conclude Pessolani – seguirà, come fa da mesi, l’evolversi dei fatti e non tollererà altre inerzie a danno degli agricoltori”.
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