Roma – A pochi giorni dalla conclusione dell’anno scolastico, insegnanti e personale Ata incrociano le braccia per dire NO all’approvazione delle misure contenute nel decreto legge 36 che dovrebbe concludere il suo iter in Parlamento a fine giugno ma, secondo i sindacati, non sarebbe giunta alcuna risposta alle richieste di stralciare tutte le parti in oggetto di contrattazione, la stabilizzazione dei precari con 36 mesi di servizio e ancora l’individuazione di risorse utili al rinnovo dei contratti. A scendere in piazza a Roma sono Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anief. Un appuntamento nato sotto il segno della polemica, per il divieto della Questura di poter manifestare anche in piazza Montecitorio. “La scuola non si fa né ricattare né dividere”, gridano a gran voce i tanti lavoratori che rivendicano ancora una volta, il diritto a un contratto giusto, per ampliare i diritti e garantire incrementi adeguati, in grado di ridurre la distanza dai salari europei.
potrebbe interessarti anche
Portuali Taranto, aperto tavolo permanente al Mit
Dl Pnrr ottiene il si dalla Camera
Brindisi: “Pertini day, quando la scuola e il lavoro si incontrano”
Sustainable award, Il premio dei rivoluzionari ambientali
Potenza, ministro Valditara: “In Basilicata non verrà chiusa nessuna scuola”
Villaggio della legalità a Piazza del Popolo, un weekend con la Polizia