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Da sx: Ernesto Toma e Antonio Cavallo

Salento, inchiesta appalti: sindaci Toma e Cavallo “Siamo innocenti”

“I miei avvocati chiederanno a breve i documenti per capirne di più. Sono sereno e affronterò con determinazione l’interrogatorio, forte della mia innocenza. Non ho nulla da rimproverarmi e non ho mai piegato la mia funzione di sindaco a interessi personali”. Così Ernesto Toma, sindaco di Maglie (Lecce), indagato nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Lecce su presunte irregolarità negli appalti per la manutenzione del verde pubblico.

L’indagine coinvolge una trentina di persone, tra cui altri sindaci e amministratori salentini. I reati ipotizzati includono associazione a delinquere, corruzione anche elettorale, falso, turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture e truffa. Il gip di Lecce, Stefano Sala, ha fissato gli interrogatori preventivi, finalizzati all’eventuale adozione di misure cautelari, per fatti risalenti al periodo 2020-2022.

Tra gli indagati c’è anche Antonio Cavallo, sindaco di Ruffano (Lecce), che in una nota dichiara: “Tengo a chiarire la mia completa estraneità rispetto alle accuse. Ho sempre operato con trasparenza e per il bene della collettività. Mai ho tradito la fiducia della mia comunità né utilizzato la mia posizione per fini personali o per favorire terzi”. Cavallo si dice fiducioso nella giustizia e pronto a chiarire ogni equivoco: “Se il peso di questa indagine dovesse ricadere sulla comunità, non esiterò a fare un passo indietro rimettendo la mia carica”.

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