BARI – Quattro milioni e mezzo di Fondo sviluppo e coesione e 1,8 di Piano operativo complementare. Sono i fondi che già dalle prossime ore la Regione è pronta a investire per la Puglia a sostegno di progetti per sei grandi capitoli di investimento: idrico, trasporti, politiche abitative, imprese, rifiuti, residenze universitarie.
A impugnare le penne per suggellare il patto, la premier Giorgia Meloni e il governatore Michele Emiliano, alla presenza del ministro agli Affari Regionali, Raffaele Fitto, pronto a lasciare palazzo Chigi per approdare, la prossima settimana, a Bruxelles come commissario europeo.
Le tremila aziende, che hanno partecipato ai bandi regionali, otterranno adesso le agevolazioni previste e attese. Una cascata di soldi per sostenere gli investimenti e assottigliare le distanze con le aree più sviluppate.
La Puglia è l’ultima Regione nella firma del Patto di coesione con il governo e non è la prima per quantità di fondi: riceve meno di Campania e Sicilia. Al punto che Emiliano ha polemizzato spesso con il governo per il ritardo, lamentando che vi fossero tremila aziende in attesa ma oggi è un altro giorno.
Dopo aver snocciolato i numeri degli investimenti e definito il sud la locomotiva d’Italia, la premier ha paragonato Emiliano a Elon musk per i fondi messi a disposizione dell’aerospazio di Grottaglie
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