Roma – Il voto finale del Senato sul tanto discusso premierato non sarà prima del 18 giugno. Decisione presa in conferenza dai capigruppo, dopo l’ostruzionsmo delle opposizioni in aula che hanno anche sventolato il testo della costituzione. Pd, M5s e Avs in primis. Non è servito il cosiddetto “canguro” applicato dal presidente, Ignazio La Russa, già alle prime votazioni, per tagliare gli emendamenti analoghi.
È una riforma necessaria, ma c’è anche un lato personale: non sono il tipo di persona che riesce a ripagare con la vanità le rinunce che deve fare per ricoprire questo incarico”, ha detto la Premier, Giorgia Meloni dal palco del festival dell’economia. “O la va o la spacca”. Del resto la maggioranza tira dritto a prescindere del ostruzionismo delle opposizioni
https://youtu.be/8zQWfw-9nvE?si=Bu-yFaFPFEBRnq7E
potrebbe interessarti anche
Emiliano: “Regione pronta a intervenire per aziende indotto ex Ilva”
Taranto, il Ministro Urso ha inaugurato la “Casa del Made in Italy”
Cigs ex Ilva, C’è l’accordo tra Governo e sindacati
Regione Liguria, Giovanni Toti rassegna dimissioni “irrevocabili”
Ex Ilva, accordo Cigs: Calderone, ‘Primo passo verso ripartenza’
Ex Ilva: accordo su Cigs per 4.050 lavoratori, 3.500 a Taranto