Un’infermiera del 118, in servizio a Palazzo San Gervasio, a Potenza, è stata aggredita da un cittadino straniero, ospite del Centro di Permanenza per il Rimpatrio, in stato di alterazione psico fisica. Trasportata in ospedale, ha avuto una prognosi di cinque giorni.
“Siamo profondamente indignati per l’atto di violenza perpetrato contro un’infermiera, nessun professionista della salute dovrebbe mai essere soggetto a tale violenza sul posto di lavoro”, sottolinea Serafina Robertucci, presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche di Potenza.
«L’infermiera ha una prognosi medica di cinque giorni e non andranno trascurate le ripercussioni psicologiche che pure devono preoccupare e sulle quali – aggiunge Robertucci -. Il nostro Ordine, insieme a quello degli psicologi di Basilicata, ha acceso i riflettori da tempo. Serve maggior cura di chi quotidianamente, con dedizione e impegno nonostante i rischi e le sfide della professione, si occupa dei tanti cittadini bisognosi di assistenza sanitaria”.
”Nell’esprimere la nostra piena solidarietà e vicinanza all’infermiera aggredita, auspichiamo venga presto fatta chiarezza su quanto accaduto e che siano attivate tutte le misure necessarie per permettere al personale infermieristico e sanitario in generale di svolgere il proprio lavoro in sicurezza”, conclude Serafina Robertucci.
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