“Se più di un imprenditore su cinque è a conoscenza di episodi di usura o estorsione nella propria zona di attività, è evidente che sia necessario alzare il livello di guardia per mettere in sicurezza il nostro tessuto economico. La fotografia scattata da Confcommercio merita un’attenta riflessione: il 18% degli imprenditori del Sud teme fortemente il rischio di esposizione al racket e all’usura”. E’ il commento di Mauro D’Attis di Forza Italia, vicepresidente della commissione nazionale Antimafia.
“E’ per questo che la commissione Antimafia sta portando avanti un fitto e costante dialogo con le associazioni, con i territori e con le forze dell’ordine per avere un quadro della situazione attuale e sostenere i cittadini – aggiunge -. In particolare, ci sono interventi da avviare per aggiornare soprattutto la normativa nazionale. A titolo esemplificativo e non esaustivo, cito le tempistiche dei mutui antiracket: lo Stato oggi li eroga dopo 850 giorni dalla denuncia ed è un lasso di tempo insostenibile per salvare l’attività. Sono questioni sollevate anche dall’associazione Antiracket e Antiusura “Gaetano Giordano e Rita Atria”, recentemente audita in Commissione Affari costituzionali della Camera, e sulle quali ci concentreremo con rigore. Lo Stato c’è e non arretra di un centimetro nella lotta alla criminalità organizzata”.
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