“All’orrore non c’è mai fine. Un’altra bambina di appena 8 anni infibulata, questa volta a Lecce, dimostra che questa barbarie, questa pratica disumana, questa tortura, non accenna a diminuire. E i genitori che finiscono sul banco degli imputati ancora si difendono sostenendo che nel loro Paese l’infibulazione non è solo legale ma appartiene al contesto culturale dei Paesi da cui provengono”.
Lo afferma in una nota Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato. “Su questo tema la legge e la giurisprudenza italiane sono molto chiare – spiega -: nulla, neanche l’ignoranza delle nostre norme, giustifica quella che rappresenta una vera e propria sevizia. Chi arriva in Italia deve conoscere, accettare e condividere le leggi e il nuovo contesto culturale di cui entra a far parte. Ed è questo uno dei temi fondamentali che vanno affrontati in materia di immigrazione e cittadinanza, perché si può andare a scuola quanto si vuole, ma se poi nel chiuso delle mura domestiche vengono commesse tali crudeltà, chi le compie non solo deve essere punito duramente, ma deve essere rispedito a casa, altro che diventare italiano”.
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