Da 38 anni, l’Arma dei Carabinieri onora la memoria di Cosimo Luigi Miccoli, giovane carabiniere insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il 29 gennaio 1987, il ventottenne perse la vita in un conflitto a fuoco con alcuni rapinatori nei pressi del casello autostradale di Pomigliano d’Arco, sulla Napoli-Bari. Non era in servizio, ma il suo senso del dovere lo spinse a intervenire. Fu l’ultima volta.
Ogni anno, la sua figura viene commemorata con due cerimonie nel brindisino: una a Torre Santa Susanna, dove era cresciuto, e l’altra a San Pancrazio Salentino, suo paese natale.
Quel giorno, Miccoli era in compagnia della sua fidanzata. Avrebbe potuto ignorare la scena e proseguire la sua passeggiata, ma scelse di agire. Forse, in quel momento, accanto a lui c’era un secondo eroe: la donna che non lo trattenne, comprendendo la sua missione. Ricordare i caduti come Cosimo Luigi Miccoli non è solo un dovere, ma un insegnamento per le nuove generazioni. Le scuole hanno un ruolo cruciale nel trasmettere i valori di coraggio, sacrificio e giustizia, affinché il suo gesto non venga dimenticato e continui a ispirare tutti noi.
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