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Il Fasano è finito nelle sabbie mobili dei playout, ma ancora nulla è perduto

Il Fasano è finito nelle sabbie mobili della zona playout. La sconfitta con l’Angri di domenica scorsa, sommata alla vittoria del Gravina nello scontro diretto con il Gallipoli, ha fatto sì che i murgiani sorpassassero in classifica proprio i biancazzurri della Selva, ora 13esimi. Rendimento horror quello del Fasano, uscito sconfitto da otto delle ultime dieci gare disputate. Negli ultimi due mesi, infatti, è arrivato un solo successo ed i punti raccolti da inizio febbraio ad oggi sono appena quattro. Un bottino davvero troppo magro per chi a fine gennaio sembrava si fosse rialzato dalla propria crisi, con uno sguardo addirittura rivolto verso zona playoff. La situazione invece è andata via via aggravandosi, ma a differenza di quanto avrebbero fatto in molti il presidente Franco D’Amico ha blindato il proprio allenatore, almeno per ora. Il numero uno biancazzurro ha infatti voluto proteggere tecnico e squadra, presentandosi personalmente in mix zone per commentare la sconfitta maturata fra le mura amiche del Curlo contro l’Angri.

Non tutto però è perduto, ci sono ancora tre giornate per rimediare agli errori commessi nell’ultimo periodo. La zona salvezza del resto è lì ad un solo punto, ed il calendario è tutt’altro che proibitivo. Questa domenica ci si potrà subito riscattare in casa contro il Santa Maria Cilento ultimo in classifica ed ormai promesso alla retrocessione diretta. Poi si farà visita al Barletta per quello che dovremo considerare uno scontro diretto ed infine ci sarà la Paganese in Puglia, con gli azzurrostellati che nell’ultimo turno non avranno probabilmente più nulla da chiedere al proprio campionato. Salvarsi è dunque ancora possibile, ed il Fasano vuole farlo con alla propria guida chi questa stagione l’ha iniziata.

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