“La maggioranza non si smentisce mai. Il Governo ha bocciato in toto l’impianto emendativo presentato dal MoVimento 5 Stelle al Dl Agricoltura e Imprese di Interesse Strategico, dimostrando un ingiustificabile menefreghismo nei confronti del futuro della città di Taranto e del suo hinterland. Con questi emendamenti, a mia prima firma, il M5S avrebbe voluto sostenere i lavoratori e le imprese del territorio, partendo da quelle dell’indotto ex Ilva in grande affanno, e favorendo nuovi insediamenti con la creazione della Zona Franca Urbana nei territori ricadenti nell’area SIN di Taranto”. Lo scrive in una nota Mario Turco, vicepresidente del M5S, a proposito del piano M5S per Taranto.
Inoltre, si riproponeva un progetto di riconversione industriale centrato sulla salute dei lavoratori e dei cittadini e sulla salvaguardia dell’ambiente, come affermato in una recente sentenza della Corte UE. Nemmeno un fondo a sostegno della mitilicoltura è stato approvato da questa maggioranza fondata sulla politica dell’indifferenza, ma noi non ci fermiamo di certo dinnanzi all’assenza del Governo Meloni: nell’interesse di Taranto e dei cittadini continueremo le nostre battaglie. Così ha dichiarato in un comunicato stampa il Senatore Mario Turco, Vicepresidente del MoVimento 5 Stelle e Coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa”, aggiunge Turco.
Segue lo schema dell’impianto emendativo al Dl Agricoltura e Imprese di Interesse Strategico, integralmente bocciato dalla maggioranza.
EX ILVA
– Verifica parlamentare sull’uso corretto delle risorse del patrimonio destinato, in relazione alle finalità di tutela ambientale e sanitaria e bonifica del territorio di Taranto.
– Soppressione dell’articolo che permette ai commissari straordinari di sottrarre ulteriori 150 milioni di euro alle bonifiche e tutele sanitarie per garantire la continuità produttiva degli stabilimenti ex Ilva.
– Relazione annuale da parte di Invitalia sulla situazione economica e finanziaria dell’impresa.
– Abrogazione dello “scudo penale”.
– Istituzione di una Zona Franca Urbana nei territori del SIN di Taranto con agevolazioni per micro, piccole e medie imprese.
– Creazione di diversi fondi:
– Incentivi all’esodo per i dipendenti ex Ilva e Acciaierie d’Italia in cig.
– Sostegno alle imprese dell’indotto Ilva.
– Sostegno ai lavoratori delle imprese dell’indotto.
– Decremento delle risorse per la continuità produttiva di Ilva destinando le risorse al sostegno dell’idrogeno verde e alla decarbonizzazione.
– Fondo di 10 milioni di euro per il 2024 per garantire la sicurezza e tutela ambientale nelle attività di dismissione degli impianti in disuso.
– Fondo di 200 milioni di euro per il 2024 per bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione.
Altre Proposte
– Spesa di 20 milioni di euro per il 2024 e 2025 per la riqualificazione dell’ex Yard Belleli e potenziamento della prevenzione oncologica nella provincia di Taranto.
– Revisione delle norme di sicurezza, riducendo il termine per la trasmissione del rapporto di sicurezza da 48 a 6 mesi.
– Introduzione del divieto di esercizio degli impianti in caso di gravi irregolarità rilevate durante le verifiche.
– Adeguamento dei limiti degli inquinanti ai valori OMS del 2021 e controllo della concentrazione di benzene.
– Introduzione della Viias (Valutazione Integrata di Impatto Ambientale e Sanitario) per il rilascio dell’Aia.
CONSORZI DI BONIFICA
– Sospensione dei pagamenti dei contributi di bonifica richiesti dal Consorzio Unico della Regione Puglia a partire dal 1° gennaio 2024.
– Annullamento delle richieste di pagamento relative alle annualità dal 2018 al 2023.
MITILICOLTURA
– Estensione delle somme del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura anche alla mitilicoltura, con un ammontare di due milioni di euro.
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