Foggia alla fase nazionale con il brivido, 1-1 con il Potenza

FOGGIA – Il Foggia trema ma alla fine riesce a staccare il pass per la fase nazionale dei playoff.

Lo fa al cospetto di un Potenza combattivo che va a un passo dal bissare l’impresa compiuta qualche giorno fa a Picerno e conclude così la sua stagione comunque più che positiva: allo Zaccheria finisce 1-1 tra rossoneri e lucani nel match valevole per il secondo e ultimo turno playoff interno al Girone C di Serie C.

Delio Rossi opta per il consueto 3-5-2 con Vacca play e con Peralta e Ogunseye in avanti, Raffaele risponde con uno schema speculare con Murano e Caturano a comporre il tandem offensivo.

In cronaca. Nella prima frazione non succede praticamente nulla. L’unico pericolo lo creano i padroni di casa al minuto 42 con un debole colpo di testa di Ogunseye dall’interno dell’area su cross da sinistra di Costa: blocca senza problemi Gasparini.

Si arriva così alla ripresa, ripresa che vive su ritmi completamente differenti. Meglio gli ospiti che tra il minuto 49 e il minuto 51 sfiorano due volte la rete del vantaggio: nel primo caso un’azione convulsa libera al tiro Murano, il cui destro a botta sicura viene respinta da un intervento prodigioso di Kontek, nel secondo un calcio d’angolo battuto da destra porta alla conclusione di Volpe: colpo di testa impreciso e sfera che finisce addirittura in rimessa laterale.

I dauni gestiscono il match contando sul doppio risultato a disposizione e, a parte un destro strozzato di Odjer dal limite che al minuto 73 esaurisce la sua corsa di poco a lato, non producono occasioni degne di nota.

Sembra il preludio a un pomeriggio privo di acuti, pomeriggio che invece si trasforma completamente al minuto 76: calcio d’angolo da destra, smanacciata di Thiam, pallone calciato al volo da Talia che con il destro beffa lo stesso Thiam.

Zaccheria ghiacciato e settore ospiti in tripudio. Il Potenza assapora l’impresa, ma undici minuti dopo deve tornare sulla terra: rilancio di Costa nella terra di nessuno, uscita di Gasparini che rinvia corto sui piedi di Di Noia che da 40 metri lascia partire una traiettoria beffarda che si insacca clamorosamente all’angolino alto.

E’ delirio Foggia che si completa qualche minuto dopo al momento del triplice fischio; i rossoneri avanzano con il brivido, i lucani salutano con onore.

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