“A fronte del preannunciato decreto in favore dell’ex Ilva, è fondamentale capire il contenuto del provvedimento e quanto lo stesso preveda impegni e garanzie per investimenti, produzione e occupazione. Sarà quindi necessario riprendere un confronto da parte dello stesso governo su tutti i temi che verranno toccati nel provvedimento”. Così Roberto Benaglia, segretario generale Fim Cisl, e Valerio D’Alò, segretario nazionale Fim Cisl.
”Per noi è fondamentale che il prestito ponte sia funzionale a una patrimonializzazione e sia legato a impegni certi da parte dell’azienda e che ogni azione sia mirata al rilancio occupazionale e industriale e al rientro dei lavoratori in cassa integrazione – sottolineano i sindacalisti -. Su questi temi il Governo deve essere protagonista per evitare un 2023 asfittico in tutti i siti e allo stesso tempo sentirsi responsabilizzato, soprattutto perché il prestito se verrà concesso impegnerà risorse pubbliche”.
”Se non vi saranno svolte risolutive, l’11 gennaio saremo presenti a eventuali iniziative di mobilitazioni, ma solo portando avanti le questioni cruciali di questa partita, non accetteremo strumentalizzazioni di altra natura. I lavoratori dell’intero gruppo e la città di Taranto da oltre 10 anni sono logorati da una vertenza che non sembra avere una fine, è giunta l’ora di rilanciare il gruppo e ridare prospettiva a tutti i lavoratori e alla città”, concludono Benaglia e D’Alò.
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