Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

Pierluigi Lopalco

Emergenza sanità, Lopalco: ‘Mancano 30.000 medici e 70.000 infermieri’

“La sanità pubblica italiana è a un punto di rottura: all’appello mancano 30.000 medici e 70.000 infermieri, un deficit che minaccia di compromettere gravemente l’assistenza ai cittadini. Nonostante l’allarme lanciato da mesi, il piano assunzionale promesso per alleviare la crisi è scomparso dalla manovra di bilancio, insieme ai fondi destinati agli aumenti salariali per il personale sanitario”, scrive in una nota Pier Luigi Lopalco, consigliere regionale.

“Questa scelta rischia di accelerare il progressivo smantellamento della sanità pubblica, aprendo le porte a un sistema sanitario a due velocità: uno per chi può permetterselo e un altro sempre più in difficoltà per tutti gli altri”, aggiunge Lopalco.

I sindacati, scesi oggi in piazza, chiedono interventi immediati per salvare il settore:

• Un piano assunzionale straordinario per coprire il gap di personale e garantire un’assistenza adeguata a tutti;

• Più investimenti in sanità, portando la spesa al 7,5% del PIL, come raccomandato dall’OMS;

• Aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro per valorizzare il personale sanitario e attrarre nuove risorse.

“La salute non può diventare un privilegio per pochi. È ora che il Governo agisca con determinazione per difendere il diritto alla sanità pubblica e universale, prima che sia troppo tardi”, conclude Lopalco.

About Author