BARI – Si concludono con dieci arresti le indagini sulla faida tra Strisciuglio e Palermiti per il controllo dello spaccio di droga nel quartiere Madonnella di Bari che portò al duplice tentato omicidio di Andrea Fachechi, 28enne raggiunto da tre colpi di pistola – di cui uno al torace – la sera del 18 settembre 2018, tra via Cattaro, angolo via Dalmazia mentre era a bordo della sua moto insieme a un sodale. Gli agenti della Squadra Mobile hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Dda, nei confronti di dieci pregiudicati baresi, tutti tra i 25 e i 47 anni. L’accusa è di duplice tentato omicidio aggravato in concorso, detenzione e porto illegali di armi da fuoco. Il tutto con l’aggravante mafiosa.
Secondo le indagini, nell’estate del 2018, la frangia del clan Strisciuglio del quartiere San Paolo tentò di conquistare l’attività di traffico e spaccio del quartiere Madonnella di Bari, cercando di estromettere il clan Palermiti, da sempre dominante in quel rione. La sera del 18 settembre, gli obiettivi erano i due pregiudicati del clan di Japigia che viaggiavano sullo scooter: il commando armato, su un’auto rubata e tre moto, aprì il fuoco, incurante della presenza dei cittadini per strada. Il passeggero dello scooter riuscì a sottrarsi ai proiettili di un revolver Colt 38 special e di una semiautomatica Cz, calibro 9 mm, mentre Fachechi, colpito in più parti del corpo, dopo un delicato intervento chirurgico, riuscì a salvarsi. Compiuto l’agguato, una delle moto utilizzate dai sicari fu data alle fiamme mentre per le altre moto, appartenenti a esponenti del clan Strisciuglio, furono presentate false denunce di furto, per ostacolare le indagini. La risposta del clan Palermiti arrivò meno di una settimana dopo con l’agguato, a Carbonara, in via Menichella, in cui perse la vita Michele Walter Rafaschieri, di 24 anni. Suo fratello Alessandro, in moto con lui, rimase gravemente ferito. I due erano a bordo di una Honda X quando sono partiti colpi di pistola da una Renault Laguna. I due sono figli del boss Vincenzo Rafaschieri, soprannominato ‘Bibi’, al vertice della mala del quartiere Madonnella di Bari e ucciso nel 1994.
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