BARI – Non ci sono elementi per ritenere il professor Fabrizio Volpe, ordinario di diritto civile della facoltà di Giurisprudenza di Bari, responsabile dei reati di concussione e violenza sessuale. E per questo deve essere assolto “perché il fatto non sussiste”. La richiesta è arrivata oggi in aula dagli avvocati Angelo Loizzi ed Elio Addante, difensori del docente universitario finito a processo nel 2021 con l’accusa di aver chiesto soldi e prestazioni sessuali a due studentesse per superare gli esami. I fatti risalgono agli anni tra il 2011 e il 2015, alcuni reati potrebbero essere prescritti. Delle due presunte vittime, una non si è mai costituita parte civile mentre un’altra ha revocato la costituzione: unica parte civile è l’Università di Bari. Nei confronti di Volpe il pm Marco D’Agostino ha chiesto la condanna a sei anni di reclusione. Il processo riprenderà nella prossima udienza del 30 gennaio, data in cui potrebbe esserci la sentenza. Volpe era stato inizialmente sospeso dall’università ma era poi stato reintegrato dal Tar e ha ripreso a insegnare dopo aver goduto di un anno sabbatico.
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