MOLFETTA – Non possono fare rientro a casa le famiglie che sono state sgomberate ieri
dopo il crollo del solaio di una palazzina di Molfetta, nel Nord Barese, che ha provocato anche il ferimento di una donna. A deciderlo è stato il Comune a causa della “gravità della situazione e ravvisando un pericolo imminente” per i cittadini. L’immobile è stato sequestrato dalla procura di Trani che ha aperto una inchiesta per chiarire le cause
del cedimento. Nel provvedimento, firmato dal dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Molfetta, Domenico Satalino, si dispone “l’immediato sgombero di tutte le unità immobiliari di via D’Azeglio, via
Picca e via Capotorti”. Sono una decina i nuclei famigliari interessati dal provvedimento che prevede anche
“l’inibizione dei locali da parte dei residenti fino al ripristino delle normali condizioni di sicurezza” e “la
chiusura al traffico veicolare del tratto di via Massimo d’Azeglio compreso tra le vie Picca e Capotorti”.
Intanto è stata dimessa ieri, dopo le cure ricevute in pronto soccorso, la donna rimasta ferita
ieri nel crollo del solaio. La donna, giudicata guaribile il 30 giorni, ha riportato la frattura del setto nasale e qualche lieve frattura vertebrale che non ha causato danno midollare.
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