Leonardo Giangrande, presidente provinciale di Confcommercio Taranto

Confcommercio: ‘Impossibile far turismo con strade invase da rifiuti’

Impossibile fare turismo in queste condizioni. Le strade, le campagne, le litoranee sono invase da rifiuti di ogni genere. Non possiamo assistere inermi a questo scempio del territorio, accettare con rassegnazione che i rifiuti diventino parte integrante del paesaggio”.

Il presidente provinciale di Confcommercio Taranto, Leonardo Giangrande, a distanza di due mesi torna sul tema ‘abbandono rifiuti’ con un appello agli enti territoriali a farsi parte attiva di un percorso finalizzato a individuare una soluzione all’emergenza. A giugno scorso, Confcommercio lanciò la proposta di un un tavolo allargato, partecipato dai  Comuni del territorio e coordinato dalla Provincia, finalizzato all’adozione di linee comuni e di attività da mettere in campo per far fronte al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti.

“A nostro parere – prosegue Giangrande -, occorre programmare un piano di contrasto al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti lungo i cigli delle strade, in campagna, sulle aree costiere e ovunque vi sia uno spazio non sorvegliato. Occorrono soluzioni nel breve e medio termine, partendo da un percorso che deve coinvolgere amministratori locali e stakeholder, vedendo nella Provincia l’ente di coordinamento delle attività da mettere in campo per: 1) mappare le aree dove si evidenzia maggiormente il fenomeno; 2) programmare gli interventi di rimozione dei rifiuti dando priorità alle strade e ai luoghi di maggiore visibilità e attrattività turistica; 3) programmare un piano di contrasto al fenomeno; 4) incentivare la cultura della tutela e cura dei luoghi, della conoscenza e protezione del paesaggio, della sostenibilità ambientale delle attività”.

“La Regione Puglia, a inizio estate, aveva annunciato di voler dichiarare guerra agli incivili mettendo a punto un sistema di droni e telecamere per cogliere sul fatto i colpevoli con la collaborazione dei Comuni. L’investimento regionale di 2 milioni e mezzo di euro (una parte destinata ai Comuni per l’eliminazione delle discariche), non può essere la soluzione, è evidente che occorrano maggiori risorse economiche, ma è necessario anche mettere a punto una pianificazione dell’attività di contrasto e tutela al fenomeno che valorizzi la collaborazione tra i comuni confinanti e ottimizzi le risorse”, aggiunge Giangrande.

“Di fatto, nel giro di appena due mesi la situazione sulle strade extra urbane, marine, aree rurali è addirittura peggiorata: l’aggressione al territorio è costante e violenta. Materiali e scarti di lavorazioni industriali ed edilizi, rifiuti tossici e domestici lasciati addirittura a pochi metri dalle abitazioni e dai luoghi più frequentati dai turisti. I droni è evidente che non rappresentano un deterrente”, continua Giangrande.

“Intanto, segnalano gli operatori turistici, è sempre più impietoso il giudizio dei turisti e degli ospiti di stabilimenti balneari e attività ricettive, sempre molto critici su servizi, igiene e decoro delle aree pubbliche nonostante il bel mare, la buona cucina e la cordiale accoglienza. Dobbiamo studiare soluzioni perché così non potremo avere un futuro nel turismo”, conclude Giangrande.

About Author