L’associazione Codici accoglie con moderata soddisfazione l’esito dell’istruttoria avviata dall’Antitrust contro Ryanair per presunta pratica commerciale scorretta. La compagnia aerea si è impegnata a rimborsare i consumatori che, tra il 2021 e il 2023, hanno sostenuto costi extra per il check-in in aeroporto a causa di problematiche legate al check-in online. Tuttavia, per l’associazione dei consumatori, questi impegni sono insufficienti.
Una soluzione parziale
Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, sottolinea i limiti di quanto annunciato: “I rimborsi riguardano solo il periodo 2021-2023, ma riceviamo ancora segnalazioni per il 2024. Abbiamo inviato una diffida a Ryanair, evidenziando diverse problematiche che non sono state affrontate negli impegni assunti dalla compagnia.”
I viaggiatori lamentano difficoltà tecniche che rendono il check-in online inutilizzabile: accesso bloccato al sito o all’app, interruzione improvvisa della procedura e perdita dei dati già inseriti. Questi problemi costringono spesso a ricorrere al check-in in aeroporto, che comporta un costo aggiuntivo. “Di queste criticità, però, non si fa menzione negli accordi con l’Antitrust”, denuncia Giacomelli.
Codici chiede di più
Per l’associazione, è necessario andare oltre: “Confidiamo nell’operato dell’Autorità affinché siano risolti tutti gli aspetti. Noi continueremo a raccogliere segnalazioni e a tutelare i viaggiatori, che hanno diritto a rimborsi per i disservizi e i costi extra subiti”.
Come segnalare i disservizi
I viaggiatori che hanno riscontrato problemi con il check-in online di Ryanair possono contattare l’associazione Codici attraverso il form sul sito www.codici.org. Si consiglia di conservare screenshot o copie delle comunicazioni con il servizio clienti della compagnia. Per ulteriori informazioni, è possibile telefonare al numero 065571996 o scrivere a segreteria.sportello@codici.org.
Codici invita i consumatori a far sentire la propria voce per ottenere un servizio migliore e il rispetto dei propri diritti.
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