“La recente ripartizione dei posti del concorso emanato dal Ministero della Difesa per 1000 nuove assunzioni ha nuovamente trascurato le gravi carenze organiche di Maristanav Taranto, un importante insediamento operativo della Marina Militare. Nonostante le ripetute segnalazioni sulla necessità di vigilanti per coprire i turni ai corpi di guardia e di personale tecnico e nautico per sostenere la missione della Base Navale, solo 80 nuovi dipendenti sono previsti per la Puglia”. Lo scrive in una nota la segreteria aziendale Cisl Fp Taranto Brindisi.
“Questa situazione peggiora ulteriormente se consideriamo che non verranno ripianati neanche i posti non assegnati nell’ultimo concorso dedicato all’Arsenale, dovuto a una gestione inefficace che non è riuscita a selezionare 315 idonei tra migliaia di domande. Una doppia beffa per Maristanav Taranto, già in difficoltà”, continua.
“Circa un anno fa, Maristanav Taranto è stata inclusa nel programma ‘Basi blu’, che prevede un investimento pluriennale per ammodernare le strutture militari secondo gli standard internazionali della Nato. Tuttavia, con il personale attuale dimezzato, ci chiediamo con quale forza lavoro si potranno effettuare tali ammodernamenti. Il futuro della base sembra sempre più incerto e non appare chiaro quale sia il progetto dei vertici del Ministero della Difesa e della politica per Taranto”, sottolinea la nota della segreteria aziendale Cisl Fp Taranto Brindisi.
“L’unica deduzione logica sembra essere l’avvio di un processo di privatizzazione, con costi triplicati rispetto ai lavori eseguiti internamente, a beneficio delle grandi imprese del Nord. Questo favorisce l’autonomia differenziata tanto sostenuta da alcuni partiti? Viva l’Italia”, conclude la nota.
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