“Abbiamo sostenuto e preso atto, con soddisfazione, che su sollecitazione voluta dall’Ugl e Ugl TLC Matera unitamente alla UilCom – Uil, Slc-Cgil e Fistel-Cisl, avvallato dai Ministri Urso e Calderone, la Dirigenza Tim ha confermato il giorno 26 Marzo c..a nella sede del Mimit a Roma che per i Call Center e per il nostro sito lucano CallMat, si procedeva per una proroga dei volumi e flussi. In attesa che il progetto individuato della digitalizzazione nella P.A. da affidare tramite TIM a questi call center vada a completarsi”.
Lo precisa in una nota il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano il quale era presente all’incontro ministeriale a Roma sulla vertenza Tim e CallMat.
“Il sindacato ha apprezzato l’impegno e la celerità della Regione Basilicata che con la presenza della dottoressa Maria Leone della Direzione Generale per lo Sviluppo Economico al tavolo ministeriale non ha fatto mancare il supporto alla vertenza a sostegno momentaneo dei volumi occupazionali e la salvaguardia dei 418 dipendenti del sito di Matera”, aggiunge Giordano.
”Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ottimo ha fatto per la proposta presentata presso Palazzo degli Affreschi a Roma di un progetto pilota per la riqualificazione e conversione dei call center Tim in outsourcing, dove in Basilicata riguarda la CallMat di Matera, verso mansioni diverse da quelle del call center. Il governo guarda a un modello per attività di dematerializzazione degli archivi cartacei della Pubblica Amministrazione e dove l’Ugl Matera ritiene importantissima l’azione posta da Urso, il quale ha presieduto il tavolo insieme al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone”, prosegue Giordano.
”La discussione ha affrontato in dettaglio il 26 marzo la vertenza, ed è stata proiettata ad una visione futura, alla presenza delle sei regioni interessate, tra le quali appunto quella lucana che vede coinvolte circa 418 unità. Nonostante il comparto stia subendo contrazioni dei ricavi, l’obiettivo dell’Ugl Matera e ben compreso dal governo è di salvaguardare i livelli occupazionali e delle competenze. Successivamente a tale data del tavolo ministeriale, oggi possiamo affermare che solo grazie all’unità sindacale, per appalti customer care Tim è scongiurata la cig ossia, non ci sarà cassa integrazione per le lavoratrici ed i lavoratori delle aziende CallMat, Gruppo Distribuzione, Konecta, Ennova. Ciò, solo dopo l’annuncio al Mimit dello scorso 26 marzo, e solo dopo gli impegni assunti dalla Tim con i ministri Calderone e Urso, hanno trovano conferma nella pianificazione dei volumi comunicata alle aziende operanti in appalto sulle attività di assistenza clienti”.
”La conferma del ripristino dei volumi fa certamente stare più tranquilli i nostri dipendenti CallMat e a migliaia di addetti coinvolti tra Sicilia, Calabria, Basilicata, Lazio, Sardegna, Toscana. Un risultato raggiunto grazie alla mobilitazione messa in campo da tutto il sindacato confederale negli scorsi mesi con la grande partecipazione allo sciopero dello scorso 18 marzo e dove nel sito di Matera si è arrivati a toccare quasi il 100 % degli aderenti”.
”Il nostro invito ora è di non far speculazioni politiche di alcun partito e di nessun esponente politico sulla pelle dei lavoratori di CallMat Matera, il risultato è dovuto soprattutto alla sinergia unitaria del sindacato che ha fatto capire a tutti, compresi i politici regionali della Basilicata che non và perso nemmeno un solo posto di lavoro e che i meriti sono dei dipendenti e di chi li rappresenta sindacalmente se oggi la pianificazione comunicata, trovi reale riscontro con i volumi lavorati e dove l’Ugl Matera, è pronta a riavviare la mobilitazione qualora gli impegni su carta non trovino realizzazione concreta nei fatti”, conclude Giordano.
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