“Ancora una volta la pista ciclabile di viale Aldo Moro è diventata il rifugio demagogico dell’assessore Gianluca Quarta”. Inizia così una nota congiunta dei consiglieri di opposizione al Comune di Brindisi,Francesco Cannalire, Lino Luperti, Alessandro Antonino, Denise Aggiano, Michelangelo Greco e Alessio Carbonella.
“L’aspetto grave e al contempo ridicolo- affermano- è che nella vesti di amministratore pubblico, cosa che dovrebbe implicare serietà e correttezza in ogni circostanza, cerca di utilizzare come una clava un decreto direttoriale del ministero della sicurezza energetica solo per tentare un colpo di mano in questa fase politico-amministrativa in cui il suo ruolo di assessore è fortemente in discussione. Tutto, però, gli si ritorce contro come un boomerang, tanto che neanche i suoi uffici gli hanno creduto e i lavori di ultimazione della pista ciclabile stanno continuando di gran lena.
Il decreto destinato a tutti i comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti beneficiari del programma Primus come Brindisi, consente all’occorrenza di modificare, mediante precisi presupposti, il progetto derogando ad una precedente disposizione ma non stanzia risorse. Insomma il ministero guidato, neanche a dirlo, da Forza Italia scarica sui comuni gli eventuali costi di revisione progettuale delle piste ciclabili, ma questo Gianluca Quarta non lo dice, perché indubbiamente non ha alcun interesse ad evidenziarlo. D’altronde è lampante come il successivo comunicato del sindaco Marchionna tenti di correre ai ripari cercando di contenere le eccessive esaltazioni di Gianluca Quarta che evidentemente non avrà ben colto la ratio del decreto.
A questo punto sarebbe auspicabile che l’assessore Quarta chiedesse spiegazioni direttamente al Ministro Pichetto Fratin di Forza Italia che, tra la legge sull’autonomia differenziata che penalizza il sud e la legge sul premierato che contrae la democrazia, potrebbe chiarire tutti gli aspetti, soprattutto quelli inerenti la grave mancanza nel decreto di una previsione di fondi per la revisione dei percorsi ciclabili.
In un certo senso possiamo anche immaginare la disperazione dell’assessore Gianluca Quarta che, da più suffragato alle ultime amministrative, tra poche ore rischia di ritrovarsi a spasso.
A nostro avviso, però, le Istituzioni vanno sempre preservate e i cittadini non devono mai essere presi in giro, poiché la gestione della cosa pubblica, fortunatamente, non dipende dal destino politico dell’assessore Gianluca Quarta.
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