I benzinai chiudono per sciopero dalle 19.00 di martedì 24 gennaio sulla rete ordinaria e dalle 22 sulle autostrade. Lo ricordano le organizzazioni Faib, Fegica e Figisc-Anisa in una nota rilevando che “il governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di ‘trasparenza’ e ‘zone d’ombra’ solo per nascondere le proprie responsabilità e inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che semplicemente non esistono”. La serrata terminerà alle 19.00 di giovedì 26 gennaio.
Chiusi anche gli impianti self service – “Ristabilire la verità dei fatti diviene quindi prioritario, per aprire finalmente il confronto di merito” proseguono le organizzazioni sindacali dei benzinai. Gli impianti di rifornimento carburanti rimarranno chiusi per sciopero, compresi i self service, per 48 ore consecutive, dalle ore 19.00 del 24 alle ore 19.00 del 26 gennaio sulla rete ordinaria e dalle ore 22.00 del 24 alle ore 22.00 del 26 gennaio sulla viabilità autostradale”.
Sciopero benzinai, cosa prevede la legge – Nel settore dei carburanti la regolamentazione dello sciopero prevede che durante l’agitazione dovrà essere “mantenuto in servizio un numero di stazioni di rifornimento non inferiore al 50% degli esercizi aperti nei giorni festivi secondo i turni programmati”. L’elenco dei benzinai aperti è nelle mani delle varie prefetture che possono decidere di renderlo pubblico. Tendenzialmente a rimanere aperti sono gli impianti totalmente automatizzati. In autostrada invece è la Regione a comunicare gli impianti aperti e la legge impone un distributore aperto ogni 100 chilometri.
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