Giovanni Di Carlo, coach del Nardò (Foto Emanuele Tedesi)

Basket A2/M, Nardò: coach Di Carlo non si aggrappa alle assenze

La mancanza di energia con la quale Gennaro Di Carlo spiega la sconfitta di Piacenza, la quinta consecutiva, è la formula sintetica per dire probabilmente molto altro. Se con Udine, Forlì, Trieste e Bologna Hdl Nardò Basket ha perso senza sfigurare, anzi sfiorando il colpaccio almeno in tre di queste partite, a Piacenza ha giocato senza determinazione e freschezza, commettendo molti errori per superficialità e disattenzione. Perdendo, insomma, senza dare mai, dal secondo quarto in poi, l’impressione di essere in partita.
La fotografia di tutto questo le due palle rubate nel finale da Smith e Baldasso, con la sfida ancora aperta sul fronte della differenza canestri, e restituite con cortesia agli avversari. Assigeco, dal canto suo, brava a tirare con buonissime percentuali e a difendere con grande intensità, soprattutto su Russ Smith. L’americano è stato sì autore di una prova da 26 punti, ma ha sofferto moltissimo la pressione fisica di Bonacini e dei suoi compagni. Anche qualche eccesso di nervosismo del numero 3 culminato nel fallo antisportivo nel finale e nel malcontento post match sulla direzione arbitrale troppo permissiva.
Le assenze di Iannuzzi e Parravicini e la condizione approssimativa di Nikolic al rientro spiegano solo in parte la debacle prenatalizia. Che non diventa un cataclisma solo per le contestuali sconfitte di Rimini e Cividale.
“Piacenza ha meritato di vincere – ha detto con onestà coach Gennaro Di Carlo -, ha giocato una partita molto superiore alla nostra sul piano dell’energia. Il secondo quarto, secondo me, è risultato decisivo, ma siamo stati in affanno per tutta la partita. Loro in difesa sono stati molto bravi, per esempio hanno raddoppiato costantemente Smith, mentre noi non siamo riusciti a trovare soluzioni alternative. Non è questo il basket che vogliamo giocare, soprattutto in una partita importante per il sesto posto”. 
Sulle assenze, il tecnico di Santa Maria Capua Vetere non si è soffermato più di tanto. “Iannuzzi e Parravicini sono due giocatori importanti – ha aggiunto -, ma da tempo siamo in difficoltà pur essendo riusciti sempre a cavarcela facendo vittorie e punti senza Smith, Nikolic o altri. Abbiamo giocato senza energia, non ci sono alibi. Bisogna solo voltare pagina e tornare al lavoro in vista del prossimo impegno, importante quanto questo”.
Ora, appunto, serve staccare la spina un paio di giorni e poi tornare a pensare al campionato e a Cividale, ma con testa e carburante diversi.

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