Appena tre anni fa Walid Cheddira giocava in Serie D con la Sangiustese, oggi è il capocannoniere della Serie B. Durante l’ultima pausa per le Nazionali ha esordito con la maglia del Marocco e a novembre potrebbe essere convocato per i Mondiali in Qatar. Le sue prestazioni gli sono valse il premio Aic “calciatore di B mese di settembre”, battendo Florian Ayé del Brescia, Jeremy Menez della Reggina e Salvatore Esposito della SPAL.
Solo a settembre Cheddira ha segnato tre gol in tre partite, che hanno portato due vittorie per 1-0, contro Cagliari e Cosenza, e un pareggio, fondamentali per lanciare il Bari in testa alla classifica della B, raggiunta poi grazie alla vittoria con il Brescia. Ma è da inizio stagione che Cheddira non fa altro che segnare: in campionato i gol sono 7 in 7 giornate, a cui si aggiungono i 5 segnati in 2 partite di Coppa Italia. Ottobre è appena iniziato e ha già migliorato il suo record di gol in una stagione (12 in 9 partite, solo in serie D era arrivato in doppia cifra segnandone 10).
È come se un istinto latente da goleador fosse all’improvviso uscito, permettendogli di segnare anche reti dall’alto coefficiente di difficoltà, come quella contro il Cagliari, dove a un difficile controllo di petto è seguito un tocco di tacco esterno in anticipo che ha bruciato l’uscita di Radunovic e regalato tre punti al Cagliari, oppure il colpo di testa appena sfiorato nel primo gol segnato al Brescia – molto simile a quello segnato in torsione contro il Cosenza – e lo scavetto a tu per tu col portiere nel secondo.
Il Bari è la sorpresa di questa Serie B, che guida dopo sette giornate, mostrando un calcio spensierato ed efficace. Della squadra di Mignani, Cheddira è certamente la sorpresa nella sorpresa.
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