BARI – La questione Ilva tra i grandi nodi da sciogliere per il governo in questo 2023 ma soprattutto la nuova manovra fiscale, approvata a fine anno che ha colpito il mondo del lavoro. E ancora, l’aumento dell’inflazione e del numero dei disoccupati, oltre ai salari che perdono la loro capacità di sostegno alle famiglie e il mezzogiorno, assente dall’agenda del Governo. Dal congresso di Bari che vede la rielezione del segretario uscente, Gigia Bucci, il numero uno della Cgil, Maurizio Landini lancia l’allarme sul 2023, un anno che viene definito “duro per i lavoratori che in questi mesi stanno perdendo sempre più diritti”. Il segretario sottolinea come sempre più giovani abbandonino il paese e che in Italia si stia vivendo una vera e propria crisi democratica.
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